L’oggetto di ricerca di questo lavoro, è rappresentato dalla gestione e valorizzazione delle risorse umane over 55. Si è scelto tale argomento, poiché sempre di più la tematica del lavoro e le sue evoluzioni, influenzano direttamente lo sviluppo della società. In particolare, la gestione e valorizzazione delle risorse umane over 55, costituisce un fenomeno che negli ultimi anni, sta concentrando l’attenzione sia della comunità scientifica sia delle aziende, che devono far fronte a tale problematicità. Affrontare il tema del lavoro non è mai un argomento semplice, ed per questo che si è cercato di osservare l’oggetto di ricerca da più prospettive, in modo da riproporre una analisi più completa del fenomeno osservato. Una prospettiva di analisi, è quella sociologica, dove si sono individuate le tappe e gli autori che più hanno saputo interpretare e leggere l’evoluzione delle organizzazioni e del mercato del lavoro. Si è iniziato con l’analizzare una delle opere più importanti di Adam Smith, “La ricchezza delle nazioni”. È all’interno di questa opera che Smith teorizzò ciò che aveva portato allo sviluppo economico: la crescita della produttività del lavoro e il processo di accumulazione del capitale. Secondo Smith, la divisione del lavoro non era il risultato di un processo consapevole, ma piuttosto di una particolare inclinazione umana: l’inclinazione a scambiare i beni. L’autore che proseguì e sviluppò il pensiero di Adam Smith, e che costituisce un passaggio fondamentale nello sviluppo del pensiero organizzativo e manageriale, è stato Frederick W. Taylor. Ingegnere statunitense, che sviluppò l’idea dello “Scientific Management”, fu l'inventore dell'idea di catena operativa: tutte le azioni e i movimenti dell'operaio nel ciclo produttivo erano studiate come singoli fotogrammi, per poi essere semplificate nelle modalità e nei tempi ed essere produttive al massimo, eliminando il superfluo. Un terzo autore, che come Smith e Taylor, influenzò gli studi manageriali è stato Mark Granovetter. Tale autore rispetto ai suoi predecessori, posiziona al centro della sua teoria le risorse umane e le relazioni che si sviluppano fra di esse. La teoria del capitale umano, ruota prettamente sull'individuo, sulle sue caratteristiche specifiche, sulle sue possibilità di un apporto innovativo e creativo all'azienda. Il ruolo del capitale umano, diventa importante nel momento in cui si dà valore alla soggettività, ovvero quando si premiano le abilità e le competenze di ogni individuo, senza condannare o stereotipare le differenze. Partendo da questi tre autori, centrali nello sviluppo del pensiero sociologico, si è poi allargato l’interesse ad molti altri autori, che hanno permesso di evidenziare diversi punti essenziali da toccare, soprattutto dal punto di vista sociologico-culturale, per poter affrontare un tema delicato come quello della gestione valorizzazione delle risorse umane. La seconda prospettiva utilizzata, propone una analisi della struttura del mercato del lavoro in Italia e in Europa, che delinea una situazione di grande criticità, per quanto riguarda i livelli occupazionali e di turn-over, e un aumento dell’età dei lavoratori. Tale rappresentazione, ha permesso di identificare diverse tematiche strategiche, su cui focalizzare l’attenzione della ricerca, quali: valorizzazione delle risorse umane over 55; integrazione tra le diverse generazioni lavorative; capacità di reinserimento del mercato del lavoro delle risorse over 55. Su tali tematiche, si sono osservate le politiche di Active Ageing, messe in atto dai diversi stati europei. In particolare, ci si è concentrati sulle misure prese dal governo italiano, attraverso la “riforma Fornero” e individuando le caratteristiche del settore della Pubblica Amministrazione, come settore più vecchio dell’economia italiana. Come terzo e ultimo passaggio della ricerca, ci si è soffermati sull’utilizzo di tecniche di gestione e valorizzazione delle risorse over 55, da parte delle aziende. Le organizzazioni, cercano di reagire e di far fronte alle criticità del proprio ambiente, attraverso lo sviluppo di metodologie di intervento quali Mentoring, Team coaching, Development Centre e Bilancio di Competenze. Ognuna di queste tecniche, è caratterizzata da un unico obiettivo, ovvero quello di sviluppare le competenze, la professionalità e la capacità di condivisione dei dipendenti all’interno di una organizzazione. La struttura della ricerca, vede un primo capitolo caratterizzato da una analisi sociologica sul mercato del lavoro. Nel capitolo secondo, si è affrontato lo stato attuale del tema lavoro sia in Italia che in Europa, analizzando la riforma Fornero e Il Jobs Act, che hanno cambiato profondamente il mondo del lavoro italiano. Nel terzo capitolo, si è dato uno sguardo più attento a quello che è lo stato dei lavoratori, definiti over 55, ponendo grande attenzione alle possibili discriminazioni sul mondo del lavoro, e alle politiche di questo tema che deve affrontare. Nel quarto capitolo si sono specificate le tecniche di valorizzazione e gestione delle risorse over 55, mettendo in luce tutte quelle tecniche utili a portare avanti un percorso fattivo di valorizzazione. All’interno di quest’ultimo capitolo si è cercato di comprendere quali siano gli strumenti di intervento, utilizzati nelle organizzazioni, per poter integrare le diverse generazioni, le diverse competenze, professionalità e culture che convivono in una azienda. In conclusione, si è cercato di capire quale fosse il modo per le aziende di valorizzare il proprio personale over 55, e di avviare tutti quei processi di condivisione intergenerazionale delle esperienze e professionalità, esperite dai senior di una organizzazione, verso i junior.


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